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Ryszard Kapuscinsky. Nato a Pinsk, in Polonia orientale, oggi Bielorussia, nel 1932. Dopo gli studi a Varsavia ha lavorato fino al 1981 come corrispondente estero dell'Agenzia di stampa polacca PAP. La sua fama è dovuta ai numerosi libri-reportage che lo hanno fatto diventare un esempio contemporaneo di giornalismo letterario internazionale.
Sempre in viaggio per lavoro ha saputo coniugare la passione di un mestiere, l'intuito e le sue capacità con le sue doti narrative, che gli hanno permesso di scrivere dei reportages considerati veri e propri esempi letterari.
Per chi volesse conoscere meglio Ryszard Kapuscinski nella traduzione italiana può trovare: Il Negus. Splendori e miserie di un autocrate (1983) definito da "Newsweek" tra i migliori dieci libri del 1983; Imperium (1994); un reportage sull'impero sovietico e il suo dissolvimento, la narrazione in un'affascinante e personale chiave per capire l'ex Unione Sovietica, dove ricordi, personaggi, luoghi e motivi si rincorrono e si sovrappongono dal 1939 al 1992; Lapidarium. In viaggio tra i frammenti della storia (1997) un libero intarsio di meditazioni che traggono ispirazione dai viaggi, dalle letture, dalle riflessioni dall'esperienza, pezzi di diario di eventi storici; Ebano (1998) un fantastico reportage nel quale vengono raccontati i suoi quarant'anni di esperienza come inviato nei paesi africani, nel 2000 quest'ultimo libro ha ottenuto un riconoscimento al "Premio Viareggio-Repaci"; Shah-in-shah (2001)resoconto della sua permanenza di Kapuscinski in Iran, negli anni in cui la monarchia sanguinaria di Reza Palevi, con l'avvento religioso di Khomeini (1979), aveva fine; La prima guerra del football e altre guerre di poveri (2002).



 

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