Spett.le Sig. Massimo Zanini (Presidente Collegio Maestri Sci Lombardia)
Spett.le Sig. Aldo Ghislandi (Vicepresidente Collegio Lombardia e D.T. disciplina alpina)
Spett.le Dott.sa Ivana Borghini (Dirigente Regione Lombardia per professioni e pratica sportiva)
Spett.le Dott. Pierluigi Maculotti (Dirigente CPF Ponte di Legno),
come molti ragazzi candidati alle selezioni di Maestro di sci alpino qualche settimana fa ho chiamato in Regione per avere maggiori informazioni riguardo alle Selezioni (ricordo ai lettori che l'ultimo esame di selezione in Lombardia si è svolto nel 2005). Ho ricevuto risposte vage della serie: si forse, al momento non si fanno, se si fanno magari nel 2008 e di conseguenza in corso di formazione slitterebbe nel 2009 o giù di lì. Questo significa che per coloro che saranno ammessi al prossimo corso di formazione, se va bene, inizieranno a lavorare non prima del 2010. Ovviamente, se va bene, e fondi permettendo.
Voci, sottolineo voci, dicono che l'organizzazione della formazione dei Maestri di Sci in Lombardia sia completamente allo sbando principalmente per motivi economici e per la non efficacissima gestione dei fondi regionali. Tutto questo, ovviamente, con conseguenze dirette sulla formzione dei candidati presenti e futuri.
Il Collegio Maestri di Sci della Lombardia nel programma formativo 2006-2008 , qualche anno addiertro, dichiarava l'intenzione di far partire un corso maestri nel 2007 (quindi con conseguente prova di selezione), enel 2008 sia per l'alpino che lo snowboard. Faccio riferimento al numero 84 di "Professione Montangna" (
www.montagnaonline.com/ alla voce archivio) e al protocollo n°16/2006 inviato dal Collegio alla Regione Lombardia , si tratta dell'allegato A(http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/_s.155/606?divcnt=pagename=PortaleLombardia%2FNews%2FPL_singola_news,c=News,cid=1149493956645,dir_gen=off,fronte=off,ottica=off&PRLso=off). Entrambi di documenti sono di pubblico dominio su internet.
Da tale documento si evince che la quota di partecipazione richiesta ai candidati lombardi è di 1500€ e il resto dei costi organizzativi del Corso viene coperto dai fondi regionali (quando ci sono).
Altre Regioni/Provincie chiedono ben altre cifre di partecipazione ai propri candidati, in modo da poter garantire lo svolgimento del Corso e la regolarità dello stesso. Per esempio:
- Alto Adige: non residenti complessivamente pagano circa 3500€
- Basilicata: 3500€
- Liguria: residenti 3000€, non residenti 3800€
- Piemonte: a fasce di reddito e si arriva a cifre superiori ai 4000€
- Valle Aosta: 1700€ per i residenti e 3500€ per gli esterni.
La lista potrebbe andare avanti, basta controllare i bandi di concorso e/o chiamare le Provincie/Regioni organizzatrici. Diciamo che mediamente una cifra di 3500€ non è "fuori mercato".
Facendo riferimento al BURL n°18/serie ordinaria del 30/04/2007 mi permetto di fare quattro conti sul costo del corso Maestri di sci alpino per la Lombardia.
Il corso che sta svolgendo al termine ha visto impegnati 44 candidati per i quali, per completare le 376 ore di corso sono stati stanziati € 91.981: arrotondiamo a 92.000€ per semplificare il calcolo.
Questo vuol dire che le circa 630 ore di corso complessive per questi 44 candidati sono costate 155000€. La quota di 1500€ versata dai candidati ha coperto 66000€ del costo complessivo, lasciando alla Regione il finanziamento di 89000€ (approssimativamente).
Facendo riferimento al prot.n°16/2006 del Collegio Maestri Sci Lombardia si evince che il corso maestri che avrebbe dovuto tenersi nel 2007 si prevedeva avrebbe coinvolto 60 candidatati.
Rifacendo lo stesso calcolo fatto per i 44 candidati 2006/2007, si deduce che la quota di partecipazione di 1500€ copre 90000€ di spesa, mentre il corso complessivamente costerebbe 211400€. 121400€ dovrebbero essere coperti dalla Regione. Questo per i 60 candidati prospettati, vista la situazione attuale tale impegno economico sembrerebbe fantascienza.
Se ai candidati venisse chiesta una quota di partecipazione più congrua ai "prezzi di mercato" la situazione sarebbe diversa.
Per esempio una quota di 3500€ x 60 partecipanti copre 210000€ di spesa, praticamente il costo dell'intero corso (€211400).
Una diversa quota di parecipazione, per esempio di 5000€, darebe un contributo complessivo dei candidati di 300000€. Non c'è bisogno di una Laurea in Economia e Commercio per capire che in quest'ultimo caso si prospetta un guadagno, sia per la Regione che per il Collegio organizzatore. Ovviamente quote diverse danno margini di guadagno diversi.
Di primo acchito si potrebbe pensare: "Così è troppo caro!!!!!". Bah il costo che un candidato sostiene per prepararisi all'esame di selezione nel corso della stagione non è poi molto diverso (intendo attrezzatura, skipss, istruttore, viaggi, quota di partecipazione a varie selezioni, ecc.....). Quindi, alla fine, i candidati hanno la disponibilità economica per affrontare tale spesa. In ogni caso, nei confronti dei candidati più economicamente bisognosi, per esempio, la Regione potrebbe predisporre delle Borse di Studio/Formazione per parzialmente sostenere le spese del corso. Oppure la possibilità di accedere ad un piccolo finanziamento per sostenere i costi della propria formazione.
Cosa resta di fare al Candidato Lombardo se la sua Regione "non si da una mossa" (permettetemi il termine gergale: ma ci sta!)per ottemperare al proprio ruolo formativo in materia di Maestri di Sci???
a) pelegrinare nelle selezioni delle altre regioni con la speranza di riuscire ad infilarsi nel gruppo dei contribuenti della Regione organizzatrice del corso maestri
b) andare all'estero (basta spulciare questo forum x sapere costi e indirizzi) dove pagarsi di tasca propria il corso e la licenza (mi pare che complessivamente Basi costi sui 6000€ e sia alla fine equivalente al titolo italiano, ormai tutti sappiamo l'inglese e i moduli sono organizzati costantemente e a rotazione......SAS ne chiede 5400€, che alla fine non è molto diverso se non per il fatto che non è riconosciuto) per poi a titolo professionale riconosciuto - ci sono precisi accordi internazionali per le licenze dei paesi dell' Eurogruppo - iscriversi all' Albo della Lombardia, trasferirsi a Livigno e insegnare quello che si è appreso dagli altri che ti hanno formato e che non è detto che sia conforme a "SCi Italiano 2004" o abbia la stessa qualità didattica. Ma intanto hai la tua brava licenza in tempi umani e lavori.
Allo stato presente delle cose il Candidato Lombardo non ha molte altre possibilità.
Considerando che la Lombardia ha il più alto numero di sciatori, da 40 a 50 Istruttori Nazionali, il più alto numero di alteti iscritti alle liste FISI, rimane semplicemente scandaloso che i candidati debbano affidarsi all'assistenzialismo populistico della Regione per il destino della loro formazione e carriera professionale. Soprattuto nella Regione che è il baluardo nazionale per l'imprenditoria e lo sviluppo economico.
Ho scelto di postare questo thread perchè penso che il tema sia di comune interesse ai vari candidati. Ringrazio in primo luogo Entasci per la disponibilità data con il Forum, e le Dirigenze dello sci lombardo per l'attenzione data.
Distinti Saluti
Candidato Lombardo
Modificato da candidato.lombardo 03/06/2007 22.45