00 13/07/2005 11:13
Il versante Nord Etneo garantisce condizioni di neve tali da permettere e garantire la pratica dello sci per 4-5 mesi l’anno. Questa non è una invenzione. Marco, in altre occasioni, hai pubblicamente “accusato” la maggior parte dei sostenitori del terzo polo di non aver mai fatto passeggiate, escursioni etc e dunque di non conoscere il territorio in questione invito gli oppositori a far una passeggiata in inverno nelle zone interessate per verificare la veridicità delle mie affermazioni

Riguardo ad altre valutazioni di carattere economico e ambientale ritengo che il parco esista proprio per far in modo che eventuali forme di progresso e di sviluppo nascano rispettando normative precise come è giustissimo che sia (unico punto in cui mi trovo perfettamente d’accordo con gli ambientalisti) e come vuol fare il comitato promotore. La scelta della zona infatti non è casuale in quanto l’accesso avverrebbe da una di quelle sette bretelle stradali che di cui parla il documento a cui rispondo e le piste sorgerebbero in zone che a causa dell’altitudine non presentano boschi.

Le forme di turismo e di sport di cui si parla nel documento sono già oggi praticate e comunque un loro ulteriore sviluppo non richiede particolari forme di autorizzazione e dunque se fino ad oggi non si sono sviluppate indipendentemente non si comprende perché dovrebbero svilupparsi come alternativa al terzo polo che rappresenta un progetto a sè stante e dalle caratteristiche assolutamente favorevoli come il trekking, la MtB, etc. se non di più visto il maggior numero statistico di sciatori Italiani ed europei che non rimarrebbero certo indifferenti ad una località sciistica adeguatamente innevata su un vulcano a due passi dal mare.


Dario Teri – Sci alpino EtnaSci.it

 

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