21/02/2006 13:15 |
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Fare il terzo polo sciistico sull'etna?, è come creare una fabbrica di ghiaccio alla Playa. Sfruttiamo l'Etna per come è e non per come vorremmo che fosse. Se vuoi sciare e tanto, prendi l'aereo (low-cost)e vai sugli appennini settentrionali dove di poli sciistici ne troverai a centinaia.
Sfruttiamo invece di più i rifugi esistenti per passeggiate a piedi o in bici, oppure itinerari per sci d'alpinismo.
Rispeto però chi non la pensa così e in quel caso tiferò Etna.
Danilo |
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21/02/2006 14:38 |
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Per carità si può essere contrari ma tra tutti gli argomenti credo che quello più insostenibile sia proprio questa cosa di dovere andare per forza a sciare altrove e fuori dalla Sicilia. Perchè non dovrei sciare su piste tra i 3000 e 2000 metri e con neve a volontà per andare dove magari posso trovarne anche di meno? L'altro giorno mi sono divertito a leggere l'innevamento delle località sciistiche e l'Etna era tra le prime 20 d'Italia a pari punti con alcune stazioni delle Dolomiti e davanti ad altri luoghi delle Alpi. Comunque chi discute del polo lo intende anche a fini escursionistici estivi.
Modificato da beato Paolo 21/02/2006 14.39 |
21/02/2006 15:04 |
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Si, e mandiamo i turisti alle bahamas.. La particolarità di sciare su un vulcano e a pochi minuti dal mare è una peculiarità ad oggi assolutamente non sfruttata che attrae moltissimo. Questo ovviamente non può capirlo chi si muove in modo ottuso. Mi spiace Danilo ma il tuo ragionamento è a parer mio sbagliato. |
21/02/2006 18:25 |
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Caro Paolo, le dolomiti fino a prova contraria non sono Vulcani ma montagne e a parità di investimento, sulle dolomite è quasi eterno, sull'etna è pronto ad essere distrutto alla prima colata lavica.
Caro Eddy, per sciare sull'etna non occorrono seggiovie o altro, ma bastano degli sci d'alpinismo, pelli di foca, e sopratutto amare l'etna per trovarsi immersi nella natura guardando il mare. Poi in vetta se ne hai voglia, scii a volontà fino a valle. Comunque parlando proprio di turismo, cominciamo ad investire sulla gestione attuale delle due località esistenti, che a mio parere è pessima, per non dire degli spazzaneve che si mettono in funzione a tarda mattinata quando ormai tutti i turisti sono giunti ai rifugi slalomando tra le macchine ferme in tutte le posizioni lungo la strada. |
21/02/2006 20:53 |
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A mio modesto parere:
1° il problema eruzioni è serio ed è un rischio da tenere in conto ma non è un ostacolo assoluto. Va preso in considerazione al momento di prendere le scelte tecniche.
2° lo sci alpinismo o il trekking su ciaspole o quello estivo e altre attività sportive impegnative vanno incentivate (alcune io le pratico e quindi mi interessano particoalrmente. Sarei l'utente tipo)ma insieme allo sci su pista e all'escursionismo delle famigliole di turisti che non sono disposte a farsi 20 km di trekking come me. Questi due utenti sono quelli che assicurano i numeri economicamente rilevanti per un comprensorio turistico.
3° penso che l'esistente va migliorato e rilanciato insieme alla nuova stazione e tutte e tre devono integrarsi in un unico comprensorio turistico sciistico ed escursionistico come sulle Alpi (vedi Dolomiti). |
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